11 dicembre 2010
– OMAGGIO A MADERNA
Sala Concerti del
Conservatorio B. Marcello di Venezia
Ore
9.00 CONVEGNO NAZIONALE scarica depliant pdf
Ore
18.00 CONCERTO
In memoria di Giorgio Nonveiller
Ingresso libero fino ad
esaurimento dei posti disponibili
PLURIMO ENSEMBLE
Letizia Michielon, direttore
PROGRAMMA
Bruno Maderna
Serenata Seconda per 11
strumenti (1957)
Serenissimi
satelliti, prima assoluta
Concertino per
pianoforte e orchestra da camera,
Luciano Berio
Serenata I per flauto e 14 strumenti(1957)
In un
programma di sala del 1954, in occasione di un concerto svoltosi ad Amburgo,
Bruno Maderna, presentando le opere in prima assoluta che sarebbero state eseguite, scriveva: “Fare musica
vuol dire vivere. Vivere da uomini, non da vegetali”. L’omaggio a
Maderna proposto questa sera, a conclusione di un convegno dedicato alla
produzione degli anni Quaranta e Cinquanta del compositore veneziano, vuole essere innanzitutto
un’occasione per riascoltare la seconda versione della Serenata Seconda (1957), capolavoro
scritto da un uomo ‘vivo, brano cruciale, bifronte, frutto di una
scrittura compositiva che ha metabolizzato le esperienze seriali fondendole ad
un artigianato artistico che rompe le maglie del rigore per consentire
l’irruzione imprevedibile del nuovo. L’accostamento con la coeva Serenata I per flauto e 14 strumenti di Luciano Berio, amico fraterno,
compagno di lotte e avventure elettroniche, consente un confronto diretto tra
due poetiche nell’ambito di uno stesso genere, quello della Serenata, particolarmente amato dai
compositori post bellici. Se in Maderna si spalanca, dopo la prima fase ludica,
una voragine annichilente, dispersa in una deriva sonora devastata, in Berio
prevalgono fino alla fine la giocosità, l’aspetto improvvisatorio,
a tratti jazzistico, e soprattutto l’ iridescenza coloristica, associata
a repentini mutamenti di carattere. Molte le assonanze tra questa Serenata e i futuri Concerti di Maderna per oboe e orchestra, collage di episodi
solistici e orchestrali che si alternano senza soluzione di continuità.
Ma
l’energia creatrice di Maderna si esprime anche nella sua capacità
di ispirare nuove generazioni di uomini ‘vivi’, artisti che in lui
ritrovano coniugati profonda conoscenza della tradizione e intuizione visionaria. Ricordando
l’icasticità del suo stile compositivo, si è pensato di
rendergli omaggio commissionando parallelamente interventi figurativi di
studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e Roma e opere prime a
lui dedicate da docenti e studenti del Conservatorio “B. Marcello”
e dell’Accademia di S. Cecilia di Roma. Partiture musicali si intrecciano
così a partiture ‘incise’ e ad immagini che trascolorano in
suono.
Il
pensiero creativo di Maderna continua a pulsare e rinnovarsi grazie alla loro
fantasia, fondata nella storia ma
proiettata nel futuro.
La
stessa sinestesia di suoni e immagini caratterizzava anche la vita e la
forza intellettuale di Giorgio Nonveiller, docente dell'Accademia di Belle
Arti di Venezia, appassionato cultore di musica, arte figurativa e
pedagogia, al cui ricordo il concerto è dedicato.
Letizia
Michielon
COMPONENTI DELL’ENSEMBLE
flauto-ottavino: Cecilia Vendrasco
oboe: Irene Paglietti
corno inglese: Lorenzo Zanetto
clarinetto: Andrea Formentin
clarinetto basso: Renzo Bello
fagotto: Marina Martelli
corno: Lorenzo Meneghetti
tromba: Fabrizio Nasetti
trombone: Davide Costantini
percussioni: Alessio Ghezzi
arpa: Alessandra Trentin
pianoforte: Fabio Grasso
violino: Francesco Lovato
viola: Alberto Belli
violoncello: Marco Trentin
contrabbasso: Luca Stevanato