venerdì 19 aprile 2019
Ateneo Veneto, Sala Tommaseo, ore 17.00
Teatro filosofico - I filosofi e
l’amore
Le conseguenze nefaste dell’amore
prof. Stefano Maso e Melania Cassan
Lettrice: Sabina Tutone
M. Luciani,
M. Restifo Pecorella, clarinetti
Musiche di C.P.E.
Bach, F. Bresolin,
W. A. Mozart, G. Rossini
Artisti figurativi: C. Fattore, A. Stevanato
L’intervento ha un duplice
obiettivo: da una parte introdurre la figura di Lucio Anneo
Seneca, il contesto storico-culturale all’interno del
quale operava e la sua poliedrica natura di pensatore, di tragediografo, di
filosofo, di politico, dall'altra mostrare, attraverso l’analisi di alcuni
passi tratti da due delle più celebri opere tragiche del filosofo
iberico, Medea e Fedra, quali possano essere le conseguenze
nefaste e distruttive dell’amore. Nel primo caso la passione amorosa si lega
inestricabilmente al sentimento della gelosia, alla rabbia del rifiuto e al
desiderio di vendetta, nel secondo invece assistiamo all’evoluzione di un
amore sconveniente, mal risposto e non corrisposto che porterà addirittura al
suicidio della protagonista e alla morte dell’amato. Le letture realizzate da
Sabina Tutone si alterneranno alle musiche
di C.P.E. Bach, F. Bresolin (in
prima assoluta), W. A. Mozart
e G. Rossini, eseguite dai clarinettisti Maria Luciani e Massimo Restifo Pecorella, e saranno arrochite dalle
opere figurative realizzate da C. Fattore e A. Stevanato, studenti del Liceo Artistico di Venezia.
PROGRAMMA
Carl Philip Emanuel Bach
(1714-1788)
Adagio sostenuto e Allegro Wq 142 (H 636)
Gioachino Rossini
(1792-1868)
Adagio
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791)
“Parto, parto, ma tu, ben mio”,
duetto K.621
Filippo Bresolin
(1992)
Fedra (2019) * in prima assoluta
Maria Luciani e Massimo Restifo
Pecorella, clarinetti
Stefano Maso è professore associato
di “Storia della filosofia antica”, Università Ca’ Foscari - Venezia. È Presidente della Società Filosofica
Italiana (SFI- Venezia). È co-editor di “Lexis Ancient Philosophy”Hakkert - Amsterdam. Si occupa del pensiero dei Sofisti, di
Aristotele e Platone, della filosofia a Roma. Ultimo lavoro: l’edizione
commentata dei Dissoi logoi
(Roma, 2018).
Melania Cassan
è dottoranda in filosofia presso le Università Ca’ Foscari di Venezia e Paris 1 Panthéon-Sorbonne.
Laureata magistrale presso l’Università Ca’ Foscari con una tesi sulle tragedie di Seneca
dal titolo: “Quid fluctuaris? La tensione
filosofica nelle tragedie di Seneca.”La sua ricerca
attualmente si concentra sullo stoicismo e, in particolare, sulle teorie
psicologiche elaborate dai filosofi stoici greci e romani.
Sabina Tutone,
responsabile artistico di "Shylock-Centro
Universitario Teatrale di Venezia”, da anni idea e coordina Progetti culturali
di produzione e formazione nel settore dello spettacolo e delle arti visive.
Collabora con gli Atenei veneziani, in primis Ca’ Foscari, nel condurre Laboratori di Training e
improvvisazione teatrale nonché Dizione fonetica e lettura espressiva, della
cui disciplina è docente presso l’Università IUSVE a Mestre e Verona. Regista e
performer di eventi teatrali, reading
e installazioni per Enti pubblici e privati, collabora inoltre con l'Istituto
di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini di
Venezia.
Maria Luciani, nata nel 1999, si è avvicinata alla
musica attraverso il coro, il pianoforte e il violoncello. Ha iniziato lo
studio del clarinetto alla scuola media musicale col prof. Giorgio Levorato, col quale ha proseguito gli studi al Liceo
musicale Marco Polo di Venezia. Ha studiato al Conservatorio di Venezia col
prof. Roberto Palma. Frequenta il III anno del triennio di clarinetto al
Conservatorio di Padova, prof. Luca Lucchetta.
Ha seguito Masterclass e svolto lezioni con F. Di Casola, L.
Guzzoni, C. Palermo, L.
Coppola, G. Terragona Valli, C. Orlando, L. Milani.
Massimo Restifo
Pecorella (2000), inizia lo studio del clarinetto con G. Levorato.
Frequenta il 3°anno del Triennio nel Conservatorio di Venezia con R.
Palma. Premiato in concorsi nazionali ed
internazionali ha seguito lezioni e Masterclass con
A. Politis, S. Mourikis, F. Di Casola, L.
Coppola, C. Palermo, A. Lampasona.
Primo clarinetto nel 2017 alla
produzione Barabau di Rieti ed Aumento di Luciano Chailly; Giulietta e Romeo di Zingarelli,
entrambi presso il Teatro Malibran diretto da M. Dini Ciacci. Si è esibito in
luoghi prestigiosi. Nel 2017 è primo clarinetto nel progetto “ Butterfly”. Nel 2018 è primo clarinetto nel progetto Puccini in cui viene rappresentata la Tosca diretta da D.
Bisso con più repliche nel territorio veneto. Primo clarinetto all' Orchestra
di Fiati Nazionale nel marzo 2019 a Verona sotto la direzione di F. Creux.
Filippo Bresolin
(1992) è diplomato in Pianoforte, Composizione e laureato in Lettere Antiche.
Sue composizioni sono state eseguite in occasione di festival di musica
contemporanea in Italia e all’estero, con prestigiose collaborazioni. È
pianista collaboratore e insegna Lettere presso la scuola media.
Fedra - Un amore represso che
consuma, un desiderio incontenibile, un silenzio che sfocia in una rivelazione
terribile: la prigionia di Fedra cessa solo con la sua vita, in un
singulto.
Chiara Fattore (Mirano 2000) ha
partecipato, come comparsa, ad alcune riprese per lungometraggi girati sul territorio; ama
scrivere sceneggiature, indirizzando i suoi interessi in ambito registico/cinematografico.
Angelica Stevanato
(Venezia 2000) Ha collaborato con la compagnia teatrale “Murata” come allieva;
studia giapponese. È seguita sui social network, attraverso i quali fa
conoscere il suo percorso estetico. Lo stile che persegue, “Lolita”, ha origine
negli anni ’70 in Giappone e si rifà all’epoca vittoriana.
“Mono no aware” , installazione
“Mono no aware” é una frase giapponese utilizzata per descrivere la
malinconia che deriva dalla consapevolezza della precarietà dei sentimenti;
l’intensità del presente si apre al
futuro al solo scopo di farsi perdita: un fiore sboccia, ma la sua fioritura è
già presagio di caducità e appassimento. La visione pessimistica si trasforma in ossessione, l’ossessione in follia, la follia in tragedia.