6
dicembre 2014
Centro
Candiani di Mestre, ore 17.00
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LA STORIA DI RENETTA E ALBERO ROSSO |
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FAVOLA MUSICALE
TESTO DI GEMMA MOLDI
MUSICA DI LETIZIA
MICHIELON
Direzione e
concertazione: Paolo Favorido.
Voce recitante: Alessandra
Prato
Plurimo Ensemble
Junior
Coro della Scuola
Media Dante Alighieri
Allestimenti scenici:
Liceo Artistico Guggenheim
Elaborazione e
montaggio video: Eleonora Daissé e Ilaria Vanzan
In collaborazione con
Conservatorio B.
Marcello di Venezia
Istituto di Istruzione
Superiore - Liceo Artistico M. Polo di Venezia
Istituto Comprensivo
M. Hack di Spinea
Istituto comprensivo
D. Alighieri di Venezia
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Liceo Artistico
Statale M. Guggenheim di Venezia |
Accedi a immagini e
informazioni aggiuntive dalla home del Plurimo Ensemble Junior
La Storia di Renetta e
Albero Rosso s’ispira alla ricerca pittorica di Mondrian
verso l'astrattismo e, come tutte le fiabe, riprende i temi del viaggio di
rinascita e del superamento delle paure. La protagonista è una bambina
che sa ancora stupirsi per la fioritura dei meli in primavera e che sente tanto
forte il legame con la natura da intraprendere, unica nel suo villaggio, un
lungo viaggio verso il grande Albero Rosso, origine di tutti gli alberi del
mondo. Nel donare a Renetta la soluzione al problema per cui era stato cercato,
il grande albero si frantuma nell'aria e vi resta per un po' sospeso, come in
quadro di Mondrian, quasi a mostrare in che cosa
consista la sua essenza. Poi si dissolve e al suo posto Renetta vede un albero
nuovo, promessa di una nuova vita, e migliore. La rappresentazione di questa
fiaba nasce da una bella collaborazione tra docenti e studenti di diversa
provenienza e formazione che hanno accettato di impegnarsi in un'impresa
complessa quale può essere l'integrazione tra il testo narrativo, la
musica (nelle sue componenti strumentali e vocali) e gli elementi scenografici.
Gemma Moldi
La musica
La favola musicale fa
parte di un più ampio ciclo compositivo
dedicato a Mondrian comprendente brani cameristici e
solistici i cui temi sono tutti derivati da due intervalli basilari: quello di
seconda e quello di sesta. Questi due spazi intervallari vengono simbolicamente
a rappresentare rispettivamente i principi fondanti del mondo pittorico di Mondrian, quello dell’orizzontalità e quello
della verticalità, e restituiscono anche dal punto di vista visivo
l’intuizione delle celebri croci con intersezioni perpendicolari che
caratterizzano la produzione matura del pittore olandese. La favola, pensata
per un organico cameristico a coppie, con coro e voce narrante che spazia anche
al canto, si articola in quattro quadri che corrispondono ai quattro momenti
salienti della vicenda formativa di Renetta: la vita nel suo villaggio e la
passione della bambina per la natura; il dramma della morte dei meli e
l’esodo degli abitanti del villaggio, cui la protagonista non aderisce;
l’avventura nel cuore del pozzo, ove conosce Eco che le rivela un cammino
iniziatico da intraprendere per vincere le proprie
paure e la conduce a stringere legami affettivi con nuovi amici, portatori di
nuovi valori; infine la conoscenza di Albero Rosso che segna la svolta della
sua vita e ridona la felicità all’intero villaggio. Il linguaggio
armonico è fondamentalmente tonale ma si utilizzano effettismi
che aiutano a scoprire gli strumenti tradizionali sotto nuovi aspetti timbrici,
avviando alla conoscenza di notazioni contemporanee. Alcuni degli strumenti
sono identificati con i personaggi chiave della vicenda: le due lucciole,
simbolo dell’immaginazione e della creatività, sono rappresentate
dai due flauti; il clarinetto secondo, che agisce in parte fuori campo, incarna
invece la figura di Eco, deus ex machina della favola; il violoncello, che
entra significativamente solo nel quadro quarto, evoca invece l’albero
rosso. Il coro di voci bianche non solo commenta la storia ma alle volte
interviene anche attivamente nella drammaturgia collaborando ad arricchire con
nuovi suoni la scrittura musicale. Le percussioni, sempre molto ariose,
trapuntano la scrittura e la impreziosiscono con effetti a tratti onomatopeici
grazie all’uso di un rumorismo evocativo.
Letizia Michielon
Plurimo Ensemble
Junior
Elena Bernaus, Chiara Pinzan, flauti; Maria Luciani, Massimo Restifo Pecorella, clarinetti; Caterina Artuso,
Virginia Pestugia, arpe; Tazio Brunetta, violoncello;
Sebastiano Bergamaschi, Giovanni De Fraja, percussioni.
Coro
dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Venezia
Clotilde Balzano,
Benedetta Campolonghi, Matilde Gallo, Giulia Orlando,
Anna Rebecca Pescatori, Arianna Risetto, Emily Serena, Giorgia Ludwig-Kelley,
Marie Meccoli, Maria Mingardi, Irene Peressin, Vera Silvestri, Lisa Stocco, Valerie
Ventura, Matilde Vettor.
Docenti preparatori
Cecilia Vendrasco, flauto; Roberto Palma, Clarinetto; Alessandra Trentin, arpa; Angelo Zanin,
violoncello; Peter Paul
Gallo, percussioni; Vitale Fano, coro.
Scenografia.
Studenti coinvolti:
Chiara Bonaldo, Claudia Bertocco, Ilaria Vanzan, Beatrice Vian, Samuele Ardit, Nicola Minto, Emanuele Pinton,
Alice Gerardi, Eleonora Cecchini, Alice Sorato.
Docenti responsabili:
Massimo Daissé e Arianna Marigo.
Collaborazioni: Prof. Marina Majcen.
tecnico di laboratorio: Paola Bortolanza.
* * *
Gemma Moldi insegna lettere in una classe di scuola media a
indirizzo musicale. Ogni anno realizza con i suoi alunni e alunne un nuovo
spettacolo che cerca di curare il rapporto tra musica e parola. Ha coordinato
laboratori per la prevenzione del disagio. Ha pubblicato un saggio, alcune
fiabe e racconti, ultimamente anche in veste d’illustratrice, per diverse
case editrici (Vita e pensiero, Messaggero, Campanotto,
Erickson, Supernova)
Letizia Michielon, pianista, compositrice, filosofa della musica,
svolge attività concertistica in Europa, Stati Uniti e Canada. Docente
di Pianoforte, Repertori del XX secolo, Filosofia della musica ed Estetica
della musica al Conservatorio “G. Tartini”
di Trieste, incide per Limen Music; le sue opere sono
edite da Ars Publica. (www.letiziamichielon.it)
Paolo Favorido, pianista, compositore e arrangiatore ha svolto
attività concertistica in Europa, Stati Uniti, Canada, Venezuela.
Impegnato da più di un decennio con la Compagnia delle Acque in
produzioni teatrali e musicali con Tommaso Cerno, Fabrizio Gatti, Edoardo Pittalis, GianAntonio Stella,
Antonio Albanese, Natalino Balasso, Moni Ovadia, Marco Paolini, Bebo Storti. E’docente
di pianoforte e direttore dell’Orchestra presso il Liceo Musicale
“M. Polo” di Venezia.
Alessandra Prato,
veneziana, laureata in Lettere con tesi in Storia della Musica, da sempre si
occupa di spettacolo e letteratura. Ha affrontato, come interprete e regista,
autori quali Ruzante, Calmo, Piccolomini,
Goldoni, Pirandello, Nievo,
Sallustio, Kerouac, Rodari,
Lodi, Sepulveda, Grimm, Twain e molti altri. Da oltre vent’anni
organizza e gestisce laboratori di lettura, teatro e comunicazione, operando in
numerosi istituti scolastici del territorio. Ha pubblicato con Gemma Moldi il libro di racconti A Venezia c’è un
cammello, Supernova 2012.
Plurimo Ensemble
junior
Il Progetto Plurimo
rappresenta un percorso creativo e formativo che ha nel Plurimo Ensemble,
gruppo in residence dell’Ateneo Veneto, il proprio cardine. Il gruppo,
fondato e diretto da Letizia Michielon, collabora con
prestigiose istituzioni nazionali e internazionali, elaborando eventi
interdisciplinari che valorizzano i giovani talenti musicali, figurativi e
scientifici. Il Plurimo Ensemble Junior nasce all’interno del Plurimo
Ensemble allo scopo di avviare al linguaggio delle arti contemporanee le nuove
generazioni di strumentisti.
Coro
Il Coro dei corsi a
indirizzo musicale della Scuola Media “D. Alighieri” di Venezia ha
collaborato nel 2014 con i Cantori Veneziani per la realizzazione dell'operina Costruiamo una città di Paul
Hindemith.
Scenografia
Il corso di
Scenografia del Liceo Artistico Statale M. Guggenheim
di Venezia, attivato nell’A.A. 2013/2014, ha già messo in scena
due eventi teatrali, ideati e realizzati dagli studenti. MATILDE E I SOGNI DI
ZUCCHERO, spettacolo di teatro nero, è stato rappresentato durante il
Carnevale dei Ragazzi 2014 della Biennale, nel padiglione centrale dei Giardini
a Venezia. ALLE PORTE DEL MALE, promosso dall'Ufficio Scolastico Territoriale
di Venezia, ha proposto invece una rilettura del terzo canto dell'Inferno
dantesco, realizzato in collaborazione con il Liceo Classico Foscarini di Venezia.
Il materiale video è disponibile ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=a8twC5BKhDA
https://www.youtube.com/watch?v=KzzW-UtwG0U
http://www.youtube.com/watch?v=mTgvoiCbBOQ&feature=youtu.be